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lunedì 16 maggio 2011

DEATH IS NOT GLAMOROUS

PO-go questa volta vi porta in Norvegia, ma come leggerete più sotto non parleremo di satana, di black metal e ahimè nemmeno di sventole bionde alte più di te, ma il gruppo in questione merita, quindi, niente scuse, leggete e non rompete il cazzo!



Ciao ragazzi, fate una breve peresentazione della band...da quanto tempo suonate assieme?
Christian: I death is not glamorous sono: Espen, Even, Emanuele, Mathias, Terje e io (Christian)...hai detto tu breve! Suonaimo assieme da più o meno cinque anni.

Perchè avete deciso di formare la band? Qual'è il significato del vostro nome?
C:
Espen, Terje ed io eravamo già in un altra band assieme ad un tizio che rimarrà senza nome, ci chiamavamo Eyes off the ground, ma è stato un vero fallimento fin dall'inizio. Io suonavo il basso, Terje la batteria, Espen era troppo altro per la nostra sala prove e doveva stare con la testa in un buco nel soffitto (provavamo nello scantinato di uno squat), il nostro cantante non andava a tempo e non siamo riusciti a trovare il nostro sound. Ricordo che coverizzavamo i Bold e mi viene ancora male a pensare a quanto la suonavamo male. Ancora peggio che l'originale!!
Dopo un po' abbiam deciso di scioglierci ma lo stesso giorno Terje, Espen ed io abbiamo deciso di formare una nuova band e abbiamo tirato dentro con l'inganno pue Even (che al tempo suonava nei Damage control) dicendoli che volevamo fare un gruppo indierock...alla fine nemmeno troppo distante dalla realtà no?? Nel frattempo Emanuele era appena arrivato dal vostro paese(per la cronaca noi amiamo l'Italia)e si è unito al basso, io alla voce (ma anche alla batteria), Terje ha comprato una nuova chitarra che ora usa come remo quando va a fare kayak. Siccome Emanuele non può sempre venire a suonare con noi da circa un anno abbiamo preso un secondo bassista, Mathias, quindi adesso abbiamo due bassi. Veniteci a sentire le volte che suoniamo con entrambi perchè è quando diamo il meglio di noi stessi!


Venite dalla Norvegia, un posto che io ho sempre associato al black metal o comunque a sonorità scure e pesanti, invece voi suonate un fresco punk/hardcore melodico, quali sono le vostre influenze? Perchè avete preferito il seitan a satana?
C:
Prima di tutto, noi preferiamo satana, veniamo tutti dall'hardcore melodico e dallo skatepunk e volevamo suonare qualcosa di differente a quello che era esistito ad Oslo fino a questo punto. Molti gruppi skatepunk o "melodici" in Norvegia hanno sempre sofferto la cattiva influenza della situazione oppure peggio ancora sono diventate delle band "commedia". Volevamo essere posi ma incazzati e qualcuno pensò che fosse stata una buona idea che io cantassi. Per quanto riguarda le influenze non è scontato che amiamo i Lifetime? Isae Aldy Beausolei tutta la vita!!! Oppure un bel po' di emo anni 90 e i Revolution summer per i testi. Comunque non pretendo di associare la merda che scriviamo a queste perle qua! Ci influenza la vita. Ding viene da una canzone degli Embrace (No more pain) e sembrava opportuno- per me rifiutare la mentalità del "live fast die young" del mondo moderno, specialmente ma non esclusivamente nell'ambito hardcore,droga, dipendenza, abitudine e glorificazione di morte e miseria- certo, il mondo è fottutamente terribile ma è anche fottutamente fantastico!C'è un equlibrio da trovare, e noi abbiamo cercato di andare verso il positivo. E non sto dicendo che siamo "posi" ogni cazzo di giorno, perchè non lo siamo. Cercatevi i Problems, l'altro gruppo mio e di Espen, è il lato negativo di noi stessi!

Quali sono stati i vostri ascolti più recenti?
C:
Per quanto mi riguarda: Dinosaur jr, Adorno, Propagandhi, Pentagram, Shook ones, Taake, Touchè amore e La dispute (con i quali saremo in tour quest'estate, quindi venite ai nostri concerti), Rearranged (da Mosca, cercateli!!!), Evolve (la miglior sxe band norvegese di oggi, assolutamente il miglior gruppo di quest'intervista!!), Madball, il primo LP dei No warning's, il nuovo lavoro degli Anchor, Okkultokrati.

Conoscete qualche gruppo italiano?
C:
Certo! Amiamo i La quiete, Raein, così come i nostri amici Stolen bikes ride faster (anche se non abbiam mai capito i testi), Practice penmanship (ex-Alone), La crisi, Indigesti..e la lista potrebbe continuare.

Come state messi per quanto riguarda concerti/persone che li organizzano, posti dove suonare, fanzine/webzine?
C: La scena è veramente figa, non ci sono ahimè troppi concerti ma ultimamente la Norvegia sta sfornando diversi gruppi e progetti molto validi. Gli Evolve stanno facendo uscire un LP per la Crucual response, Giant è un nuovo gruppo e presto uscirà il loro demo, Okkultokrati sono un ibrido tra il black metal ed il punk e conquisteranno il mondo!!! Gli Strike a match sono il nuovo gruppo del cantante dei Soulfire, stanno registrando un 7" che uscirà presto...insomma un sacco di cose nuove e d'estate ci saranno molti più concerti e persone, specialmente ad Oslo. C'è anche una nuova fanzine, Svart samtid, che però è in norvegese quindi non credo che sia per tutti. Per finire, ci sono un paio di locali, di squat e diverse persone impegnate nella scena e poi c'è il Network for animal liberation che organizza concerti con ottimo cibo e splendide persone. Qui lo facciamo bene!!

Suonando molto in giro per l'Europa e non solo avrete visto sicuramente diversi posti e situazioni, dov'è che vi siete trovati meglio?
C:
E' una domanda impossibile, abbiamo suonato in tanti posti fantastici per ottime persone e ricevuto una splendida ospitalità da persone che nemmeno conoscevamo. E' praticamente impossibile scegliere un posto migliore o peggiore dell'altro...da un concerto in un cortile a Brooklyn a uno in un club di Cluj-Napoca, al concerto nel soggiorno di Eben ad Oslo. Ci piacerebbe suonare nella tua cantina o nel tuo soggiorno, se vuoi mettiti in contatto. (Se non abitassi in una casa di 59 mq distributia su due piani sarebbe stata una validissima idea ahahah, ndP)



C'è qualche vegetariano o vegano nel gruppo? Se sì, cosa vi ha spinto ad abbracciare questo stile di vita?
C:
yeah, si siamo tutti vegetariani e Mathias e Terje sono vegani. Non posso parlare per gli altri ma penso che loro risponderebbero lo stesso così. L'hardcore e il punk ci hanno portati al vegetarianesimo e veganesimo. Una volta che hai capito le conseguenze di ciò che scegli di consumare non c'è modo di tornare indietro, sopratutto se disponi di una fitta rete di persone che lottano per le stesse cose per cui stai lottando tu. Personalmente sono stati i Propagandhi a farmi diventare vegan e la vetta di una montagna in Guatemala mi ha fatto tornare ad essere vegetariano. La gente meravigliosa nella mia vita, i benefici di vivere cosi mi fanno stare ogni giorno sui miei passi.

Qui in italia il movimento neonazista sta purtroppo prendendo sempre più piede nel movimento punk/hc (movimento che mai li è appartenuto e che mai li apparterrà), com'è la situazione in Norvegia, queste merde umane vengono tenute nel luogo dove dovrebbero stare (ovvero a marcire nell fogne) oppure hanno il modo di alzare la testa e respirare aria che non si meritano?
C:
In maniera molto minore rispetto ad altre parti, siamo fortunati! Questa merda resta al difuori del giro punk/hc perchè ci assicuriamo che lo facciano! Ci sono altrsì partiti di estrema destra, come gruppi extraparlamentari ma sono piccoli e insignificanti rispetto all'Italia o ad altre parti d'Europa. Nessuna tolleranza per queste merde!

E' possibile sencondo te campare con la propria musica senza scnedere a compromessi con grosse case discografiche? Cosa pensate del diy?
C:
Certo che è possibile, non è solo possibile è anche facile. Ci irrita un po' fare un tour che non abbiamo organizzato noi stessi, ma a volte necessario, stiamo bene all'interno del giro hc/punk e non è nostra intenzione partecipare a concerti mainstream o passare alla radio. Non siamo interessati a questo genere di merda e credo che mai lo saremo, come persone ma soprattutto come band. Non ho interesse e nemmeno comprendo quel mondo, fa schifo, conta solo essere in un certo modo senza il divertimento e la passione. Diy or die!!

Che progetti avete per il futuro? A quando un nuovo album e magari qualche concerto in Italia?
C:
Entro giugno dovrebbe uscire un nostro EP, ci vorrà ancora tempo come al solito. In Italia ci suoneremo quest'estate, precisamente a Ravenna, vieni e portaci in un bel posto dove fare una bella nuotata!! (Il mar Adriatico fa schifo se volete il mare bello dovete venire in Toscana!! ndP)

L'intervista è finita, potete aggiungere qualsiasi altra cose che vi sentite di dire.
C:
Grazie! Aspettiamo allora di leggere la tua fanzine (se è solo in italiano Emanuele la tradurrà per noi) e sentire qualcosa del tuo gruppo. Ricordatevi di cercare gli Evolve e i Rearranged, sono probabilmente i miei gruppi preferiti di adesso! Sconfiggi le statistiche!

lunedì 4 aprile 2011

THE SMASHROOMS

Vi avevo promesso che in questo periodo avrei pubblicato diverse interviste, no? Ecco a voi l'intervista agli Smashrooms, gruppo hardcore bresciano. Risponde all'interrogatorio Gab!



Ciao gente, solitamente la prima domanda è sempre "storia del gruppo ecc ecc ecc" e credo sia la più noiosa alla quale rispondere, quindi siccome non voglio annoiare nè voi nè i lettori vi chiedo: Chi siete? Cosa fate?
Gab: Grazie per saltare a piedi pari la storia del gruppo, cosa noiosissima davvero! Ad ogni modo: siamo tre baldi giovani provenienti da Brescia che suonano in un gruppo hardcore chiamato The Smashrooms. Tra di noi, nel quotidiano c'è chi si spacca la schiena al lavoro, chi studia all'università...e chi dovrebbe studiare e invece oggi sta al computer a rispondere alle interviste!

Un'altra domanda di quelle "classiche" è "come vi sembra la scena..." appurato ormai che la scena non esiste (anzi, io non ho mai capito che cazzo s'intenda per scena booh) vorrei sapere da voi quali sono i gruppi italiani attuali che hanno un qualcosa "in più" rispetto agli altri?
Difficile rispondere senza fare torto a nessuno! Molti gruppi in Italia hanno un grande potenziale (spesso inespresso) e onestamente faccio fatica a stringere il cerchio su una lista di rappresentanza. Lasciando stare gruppi rodati ormai da anni che si difendono bene (non li nomino perchè sarebbe una lista consistente e rischierei comunque di tagliare fuori qualcuno), personalmente ritengo di dover menzionare alcuni gruppi che invece si sono contraddistinti negli ultimi tempi, in campo prettamente hardcore punk: parto coi Rise From The Agony (coi quali ho collaborato per l'uscita del loro disco): grandi persone e musicalmente hanno riempito un posto vacante in Italia; You Suck!: rivelazione thrash-old school, fatto come si deve; E poi è il caso di menzionare bands trentine come Attrito, Congegno e The Consequence, che oltre a costruirsi un seguito in giro, si stanno dando da fare per spingere l'hardcore anche a Trento, con buoni risultati, penso di poter dire! Però credimi, è veramente dura rispondere senza fare torti, ci sono mille gruppi che vorrei citare per svariati motivi, ma se dovessi essere restrittivo, penso di poter confermare i nomi appena citati.

Anche tu Gab come me facevi una fanzine cartacea..poi anche te ti sei "convertito" al web, per me la scelta stata piuttosto sofferta ma inevitabile. Le tue ragioni quali sono state? Conoscete fanzine che ancora dopo anni continuano imperterrite ad uscire in formato cartaceo?
Gab: Le mie motivazioni sono state più che altro dettate dalla carenza di tempo da dedicare ad un progetto cartaceo. Anzi, a dire la verità, penso di poter dire che anche la mia breve avventura web (www.clearchoice.cjb.net) si trova in uno stato di “ibernazione a tempo indeterminato”. Troppo poco tempo a disposizione, nonostante tutto.
Adesso il nostro bassista Cesko ed io stiamo però valutando (e qui lo affermo ufficialmente per la prima volta, attenzione!) di scrivere una nuova fanzine cartacea! Siamo presi bene e speriamo che dividendoci il lavoro in due (avvalendosi di qualche collaborazione esterna) si possa portare avanti questo progetto! Sarà una fanzine molto propositiva, legata ovviamente all'hardcore ma intrisa di messaggi a nostro avviso imprescindibili da esso o comunque importanti per quella che è la nostra visione delle cose. Speriamo di poter concretizzare questo progetto molto presto perchè le idee saltate fuori in fase di brain-storming sono davvero interessanti!
In Italia attualmente non seguo nessuna fanzine in particolare. Quando esce, con scadenza millenaria, cerco sempre di accaparrarmi la bellissima Porrozine, redatta da un vero e proprio die-hard, Dario, al secolo noto come “Porro”. Consiglio (per gli anglofoni!) Keep It Real, redatta in Grecia ma scritta in lingua inglese. Nell'ultima uscita (numero 10) comprare anche un articolo del sottoscritto intitolato “Why Don't You Go Vegan?”, una breve column sulla scelta vegan e su quanto alla fine non sia così sconvolgente da affrontare, se si conoscono un po' di espedienti e i giusti modi di affrontarla (l'articolo verrà tradotto in italiano per la nostra prossima zine!). Il numero 10 sarà l'ultimo ad uscire col nome di Keep It Real, ma il buon Apostolis è già al lavoro su una nuova creatura che sono sicuro sarà ancora meglio della precedente!

Cosa avete in programma per i prossimi mesi? Non troppo tempo fa è uscito un vostro 7" (che ahimè non mi sono ancora procurato) ma voci di corridoio mi dicono che è un ottimo disco!
Queste voci di corridoio sono lusinghiere! “Questions” è fuori ormai da qualche mese e ci sta dando belle soddisfazioni, così come è successo (e continua a succedere) col precedente “The Wind Of Tomorrow”. Prossimamente inizieremo a scrivere qualche pezzo nuovo da includere nel prossimo disco, possibilmente un LP. Le bozze e le idee che abbiamo visionato finora ci trovano tutti presi bene, non vediamo l'ora di concretizzarle!
Per quanto riguarda la questione “live”, abbiamo qualche data in Italia in primavera (qualche week end è ancora disponibile, chiamateci!), ma il mese che si prospetta più infuocato per noi è luglio: domenica 10 luglio parteciperemo ad un festival da paura presso la Villa Vegan Occupata di Milano. Qualche indiscrezione sui gruppi della serata è già trapelata, ma sappiate che non è finita lì! Si tratterà di un festival come pochi in Italia, organizzato su iniziativa di Pietro della Basement City Records in collaborazione con Mattia della Villa Vegan e il sottoscritto. Speriamo che unendo le forze si riesca a creare un evento completo sia dal punto di vista musicale che dei contenuti. Vi consiglio di tenervi liberi e iniziare ad organizzare trasferte in treno, bici, deltaplani, teletrasporti e le solite macchinate con gli amici! Sempre a luglio, lunedì 25, siamo stati invitati a partecipare all'appuntamento dell'After-Fluff Fest presso lo 007 Klub di Praga! Siamo contentissimi per questa opportunità che ci è stata data e siamo sicuri che sarà un concerto da paura! Chi sarà in trasferta in Repubblica Ceca in quei giorni è invitato a presenziare!

Veniamo ad una questione che a me sta molto a cuore. Chi di voi è vegan o vegetariano? Quali sono le ragioni che vi hanno spinto a "rinunciare alle cose buone come la ciccia alla fiorentina"? [il virgolettato è la classica espressione che i carnivori convinti continuano a chiedere a me]
Io e Cesko siamo vegan. Parlo a titolo personale ovviamente. Sono diventato prima vegetariano e poi vegan per svariati motivi. In principio, sapere la verità sui mattatoi, sull'allevamento, sul trattamento riservato agli animali destinati all'industria alimentare ha cambiato completamente la prospettiva con la quale sono cresciuto (io, ma credo tutti o quasi), quella che, davanti ad una bistecca, ti fa vedere solo un prodotto da consumare e non la morte, la sofferenza, lo sfruttamento, il sangue, le urla di dolore, di quegli animali che vengono tenuti in gabbie minuscole per poi essere fatti a pezzi in modo barbaro. Non riuscivo più a non provare un senso di colpa e di disprezzo ogni qualvolta mi capitava di trovarmi un pezzo di carne nel piatto (cosa che fortunatamente capitava raramente). Così sono diventato vegetariano. Dopo qualche tempo, approfondendo la conoscenza dei meccanismi di sfruttamento dell'industria alimentare e comprendendo che la scelta vegetariana è importante, ma incompleta e per certi versi contraddittoria, ho deciso di diventare vegan. La scelta vegan è una delle cose migliori che abbia mai fatto in vita mia. Potermi nutrire senza uccidere nessun animale, senza sfruttarlo, andando ad incidere in modo diverso sulla bilancia globale (e locale) dei consumi, diminuendo drasticamente l'impatto ambientale che la mia dieta ha nel mondo (per chi non lo sapesse, gli allevamenti sono responsabili di alti livelli di inquinamento e costano decine di volte di più che la coltivazione di vegetali ad uso alimentare, e non di foraggio, in termini di sfruttamento di risorse idriche e del suolo)... tutte queste considerazioni nascono dalla scelta vegan. E' facile pensare che in Africa o in alcune aree dell'Asia la gente muoia di fame, se poi a livello di sfruttamento delle risorse alimentari e idriche siamo noi stessi quelli che gli rubano il cibo dal piatto (o dal suolo, sarebbe meglio dire). Anche a livello ambientale, una lotta a tutela dell'ambiente è incompleta senza la scelta vegan, proprio per l'impatto che l'industria alimentare della carne, dei derivati animali e degli allevamenti hanno sull'ambiente.
Qualcuno può pensare che sia difficilissimo se non impossibile, ma con un po' di esperienza e di pratica si entra in contatto con pietanze delle quali non si ha mai avuto considerazione, cibi bilanciati e nutrienti e ricette deliziose.
In una società sempre più consumista, sfruttatrice e distruttiva... la rivoluzione passa anche per la cucina!



Tunisia, Egitto, Libia..in questo periodo molti popoli nordafricani si stanno ribellando con più o meno successo ai loro dittatori, in Italia una dittatura vera e propria forse non esiste ma le cose per incazzarsi come api certo non mancano; però sono sempre le solite poche persone a lottare per i propri diritti agli altri per vari motivi non frega un cazzo e sembra che siano contenti di vivere così...secondo voi a cosa è dovuto?
Il fatto principale è che la gente tende a preoccuparsi di mantenere ciò che ha anziché reclamare ciò che gli spetta, questo a causa del terrore inconscio di perdere anche ciò che si ha nel quale abbiamo imparato a vivere. Si ha sempre il timore che si possa passare dalla padella nella brace, il tutto condito da una salsa a base di pessimismo e disfattismo, tipica della dieta socio-politica italiana. Non fraintendetemi: c'è poco da stare allegri, però finchè si continuerà a dire “le cose stanno così” non si cambierà mai niente. Inoltre si tende a delegare tutto, anche il malcontento, così ci si aspetta che siano gli altri a protestare, a manifestare, a farsi sentire. Invece il cambiamento passa attraverso la pratica personale, dalla tanto conclamata “azione diretta” allo sviluppo di una propria opinione circa ciò che ci circonda. Ognuno di noi, nel suo piccolo può fare la differenza, secondo i propri mezzi, le proprie prospettive e la propria sensibilità. L'importante è fare il primo passo: sconfiggere la dittatura dell'apatia, che forse è la vera dittatura che da anni governa qui in Italia!

Passando come mio solito di palo in frasca: che musica ascoltate? Solo hardcorepunk o anche altra roba? Dai, tirate fuori qualche gruppo "insolito" da consigliare a me e a tutti i lettori
Ascolto anche musica diversa dall'hardcore, altrimenti sarebbe veramente piatta come vita! La musica fa parte delle mie giornate sin da quando ero un bambino e non potrei immaginare di voler incanalare questa mia passione in una sola direzione. Se mi chiedi suggerimenti, ecco qua: a me piacciono molto i progetti solisti in acustico che vari personaggi del punk e dell'hardcore hanno avviato. Tra i miei preferiti: Chuck Ragan (Hot Water Music), Tom Gabel (Against Me!), Tim Barry (Avail), Scott Kelly (Neurosis). Questi li ascolto veramente tanto! Ma se dovessi farti un elenco di gruppi/artisti non hardcore che ascolto, stiamo qua fino a domani!

Gira e rigira le domande sono sempre le stesse: che importanza ha per voi il d.i.y.?
Il DIY, nel punk hardcore, è fondamentale. Per Do It Yourself non intendo solo un modo di comportarsi a livello di uscite discografiche, ma anche a livello di presa di coscienza e posizione da parte delle persone che fanno parte della cosiddetta scena. Fare e non aspettare che sia fatto. Dire e non aspettare che sia detto.
Nella pratica, il DIY si basa su rapporti umani, mutuo supporto, sincerità, amicizia, condivisione di valori. Organizzare un tour DIY o distribuire un disco secondo quest'ottica è diverso rispetto all'organizzazione di un tour in cui chi suona non sa nemmeno come si chiami chi sta mettendo in piedi la data o alla distribuzione di un disco come prodotto materiale e basta. Ci sono ancora gruppi di un certo livello che ancora si affidano ai propri mezzi per organizzare tour consistenti... e credo che alla fine, nonostante l'ovvio impegno e fatica che questa cosa può richiedere, le soddisfazioni possano essere enormi!

Ora la domanda più stupida che ormai ho fatto diventare il marchio di fabbrica della 'zine: Puffi o Gargamella? Voi da che parte state?
Basta con questi finti duri che parteggiano per Gargamella, Vegeta e Mark Lenders! Io da piccolo facevo il tifo per i Puffi, perchè erano buoni, leali e avevano creato una società, agli occhi di un bambino, (quasi) giusta, in cui ognuno era compassionevole verso il prossimo e utile alla comunità (anche se mi inquietava il ruolo di Puffetta, unica donna oltre a nonna Puffa e la bambina puffina di cui non ricordo il nome). Inoltre si preoccupavano dell'ambiente e degli animali, mentre Gargamella rappresentava una Corporation senza scrupoli che mangiava uomini (blu) e distruggeva l'ambiente in nome del profitto! Birba poteva rappresentare invece l'appoggio della furba classe politica, sempre pronta a mangiare le briciole che il calvo capitalista al quale si è asservita le avrebbe fatto arrivare. C'è chi nei Puffi ci ha rivisto la ricostruzione semplificata di un modello socialista... a me piace ricordarmeli con gli occhi di un bambino!

La mia fantasia come sempre non mi aiuta e non sò più che domande fare, quindi chiedo il time-out con la domanda: dite quello che volete, in pratica fatevi la domanda che non vi hanno mai fatto ma alla quale siete ansiosi di rispondere!
Più che una domanda, si tratta di un appello. Come saprete il Governo ha deciso di riportare l'Italia al nucleare. Non voglio parlare dei fatti della centrale di Fukushima perchè sarebbe decisamente indelicato nei confronti della popolazione giapponese che da vicino vive questa catastrofe; inoltre potrebbe suonare propagandistico a chi pensa che le perplessità sul nucleare siano strumentali. Ognuno può trarre le proprie considerazioni a riguardo. In altri Paesi che hanno convissuto fino ad oggi con il fantasma di questa energia sporca e pericolosa il movimento contro il nucleare è cresciuto forte e deciso. In Italia, dopo circa 25 anni, siamo daccapo. Ci sono numerose lotte attive per varie questioni; questa andrà ad aggiungersi... e merita di essere portata avanti, per la tutela dell'ambiente, delle creature che vivono con noi su questo pianeta e delle generazioni future verso le quali abbiamo l'obbligo di prenderci cura della Terra!

Facciamo finta che abbiate un budget illimitato e il potere di resuscitare le persone e vi chiedano di organizzare un mega-festival, chi chiamereste a suonare?
La domanda più difficile dell'intervista! Che ne diresti di un concerto dei Clash? O dei Nirvana? Due gruppi che ho tritato in adolescenza e che ancora mi piacciono! Ma se mi fermo a pensare, anche qua rischierei di fare una lista infinita, anche perchè sono sempre i migliori quelli che se ne vanno!

Ok, credo di aver finito..avete ampio spazio per saluti ringraziamenti ed offese gratuite!!
Innanzitutto, caro Pulcio, un “grazie” grosso come una casa va a te per la bella intervista e lo spazio che ci dedichi sulle tue pagine (virtuali). Fa sempre piacere quando qualcuno si interessa a ciò che hai da dire! Saluto chiunque abbia letto questa intervista fino alla fine, scusandomi per essere il solito logorroico nelle interviste! Ci si vede a qualche concerto!

venerdì 18 marzo 2011

THE HARDEST SEASON

Come promesso, ecco a voi una delle tante interviste che ho in programma di pubblicare nelle settimane a venire. Lascio la parola ai THS giovane band del centro Italia.




Salve cumpà! Presentatevi un po' alla gente che sta leggendo quest'intervista!!
Salve a voi, e a tutti i lettori di Pogo-zine. Noi siamo i The Hardest Season, una band hardcore di Roma e dintorni.
Suoniamo da un anno e mezzo in giro per l'italia e l'europa e speriamo abbiate avuto l'occasione di vederci dal vivo.

So che siete un po' sparsi per il centro Italia, qualcuno a Roma, qualcuno in palude, qualcuno in Abruzzo..come riuscite a conciliare la vita da gruppo con quella di tutti i giorni?
Sì, il progetto ths è iniziato con delle distanze abissali. Io (Luca) e Fabrizio venivamo dalla Marsica, una desolata zona dell'abruzzo, Valerio studiava a Perugia e solamente
Roberto era in pianta stabile a Roma. Nell'ultimo anno sono cambiate un pò di cose. Fabrizio vive a Roma e Valerio a Viterbo, e Silvia vive nella vicina Pomezia, così abbiamo diminuito
il raggio di distanza che ci divideva. Ma è comunque abbastanza dura conciliare i vari impegni lavorativo/universitari con la vita della band, anche se i The Hardest Season
rimangono l'impegno più piacevole delle nostre vite.

Che musica ascoltate? Quali sono i vostri gruppi/artisti preferiti? Qualcuno di loro ha influenzato in qualche modo il vostro modo di suonare?
Siamo degli hc kids atipici sai! Per quanto mi riguarda ascolto poco hardcore ultimamente e nel mio stereo (quello della macchina perche non ho
molto tempo per fermarmi ad ascoltare musica in pace) gira post-rock, indie, mathcore e altra roba. Lo stesso discorso vale anche per gli altri.
Abbiamo dei gusti musicali molto ampi. Come band sicuramente le nostre influenze partono da band come American Nightmare per finire con Dead Swans,
Gold Kids e Rise and Fall. Ma anche in ambito hardcore siamo abbastanza attenti e buttiamo l'orecchio su qualsiasi cosa attiri la nostra attenzione.




Di cosa parlano i vostri testi? Come mai la scelta dell'inglese per le liriche?
Aspettavo questa domanda da tempo essendo il paroliere della band. I testi dei THS sono introspettivi, volti verso una dimensione intima e riflessiva
dell'esistenza quotidina. Leggendo i testi potrai trovare sensazioni di disagio, rimorsi, esperienze legate ai sentimenti o semplici riflessioni sul futuro. So che come concetto non è molto hardcore, ma non riuscirei a scrivere qualcosa che non mi
ispiri realmente, e inoltre credo di non essere all'altezza per dettare attraverso le nostre canzoni regole di vita sociale o politica.
Naturalmente ho l'appoggio degli altri membri che mi consigliano e leggono ogni bozza dei testi che finiranno sulle nostre canzoni.

Chi di voi è vegan/vegetariano? E' da tanto che avete fatto questa scelta?
Siamo tutti vegetariani. Seguiamo questo stile di vita da anni e crediamo che sia il modo migliore di vivere.

In ogni nostro concerto ribadiamo il nostro impegno verso uno stile di vita che non coinvolga l'uccisione di altri esseri viventi e sicuramente per la band il vegetarianesimo è un legame forte. Non oso immaginare le nostre vite senza questo nobile ideale.

La domanda di rito ad ogni gruppo: da che parte state? Puffi o Gragamella?
Gargamella for life!!! noi siamo tristi, cupi e cattivi, non potrebbe essere altrimenti.

Cosa farete prossimamente? Un album? Un altro tuor? La conquista del mondo?
Ci sono molte cose in progetto. E'uscito da pochi mesi il nostro secondo ep "somenthing steals the love i felt" e il nostro tourvideo su youtube. Quindi vogliamo promuovere l'ultimo lavoro con concerti in ogni angolo d'Italia e d'Europa. Siamo 5 ragazzi che si esaltano stando sul palco e sappiamo di dare il massimo possibile in ogni concerto. In poco più di un anno abbiamo suonato in oltre 30 concerti e la cosa ci inorgoglisce particolarmente. A fine aprile entreremo di nuovo in studio per registrare il primo full lenght e siamo eccitatissimi per questo. Naturalmente appena le nostre vite ce lo permetteranno ripartiremo alla volta dell'Europa e dei mini tour sono già in programma per maggio e novembre 2011.

Qualcuno di voi segue il calcio o qualche altro sport? Se sì per quale squadra tifate?
Sì, i tifosi siamo io e Valerio, che ogni domenica bestemmiamo rispettivamente per le sconfitte di Juventus e Roma.
Ma fortunatamente non diamo troppo peso a un business malato qual'è il calcio e il nostro tifo non compromette gli impegni della band.

Siete tra i pochi gruppi italiani nel quale suona una donna..ammettetelo, è stata una mossa puramente commerciale per far accorrere più persone vero? Apparte gli scherzi, come mai ci sono sempre poche ragazze che si occupano di suonare/organizzare concerti/tenere una distro o etichetta?
Sì, possiamo vantarci per questo. Ti dirò, la presenza femminile nella vita della scena è sempre minore, ma noi non la viviamo avendo Silvia nella band.
Naturalmente non penso che la scena italiana, per quanto moribonda, precluda la presenza di ragazze nelle band o in altre attività legate ad essa. Mi fa preoccupare di più il fatto che ai concerti di tutt'italia si abbia la sensazione di essere in una riunione di condominio. Le stesse facce si rincontrano da Roma a Vicenza, da Bolzano a Bologna. E' triste sapere che non ci siano pi ragazzi che sacrifichino le loro vite e i loro soldi per andare a vedere un concerto.

Avete fatto alcuni concerti all'estero, avete notato delle sostanziali differenze con l'Italia? Cosa c'è di peggio o di meglio fuori dai nostri confini?
Sicuramente le differenze ci sono. Potrei elogiare i tedeschi, ma ti dirò che abbiamo preso penso la data più sfigata che si potesse prendere in Germania nsieme agli amici The Consequence, quindi a livello di pubblico la differenza con l'Italia non è stata sostanziale. L'accoglienza che ci hanno riservato i promoter francesi e tedeschi è sicuramente degna di nota. In Italia nella maggior parte dei casi c'è indifferenza, all'estero invece i ragazzi che organizzano le date sanno premiare i sacrifici di chi affitta un van e viaggia per centinaia di kilometri. Il tour europeo è stato sicuramente rincuorante da questo punto di vista, siamo felici di aver potuto fare questa esperienza e non vediamo l'ora di ripartire!!

Bè, io avrei finito..se avete qualcosa di aggiungere fate pure!!!
In primis ringraziamo Pogo-zine e i lettori. Poi vi raccomandiamo di seguirci su Myspace (www.myspace.com/thehardestseasonhc),

su facebook (facebook.com/TheHardestSeason) e sul nostro blog (thehardestseason.blogspot.com). Sulla pagina facebook, inoltre potrete trovare il nostro ultimo Ep in download gratuito e negli altri profili potrete rimanere aggiornati su date, news ed altra roba.
Grazie ancora. THS

mercoledì 9 marzo 2011

Quanto tempo....

E' passato tanto tempo dall'ultima intervista, come purtroppo supponevo..
ma non disperate, presto ne arriveranno di nuove.
Anche se non ve ne frega un cazzo!

lunedì 11 ottobre 2010

ATTRITO TRENTO HARDCORE


Dopo un bel pò di tempo torno ad aggiornare queste pagine con un interessante intervista ad un validissimo e freschissimo gruppo hardcore trentino (di cui qualche post addietro ho recensito il disco): gli Attrito. Buona lettura!! http://www.myspace.com/attritohc
La prima domanda, è spesso la più scontata ma a volte inevitabile: chi sono gli attrito, da quale pianeta venite e soprattutto, perchè siete sbarcati sulla terra?
Andrea: siamo Andrea, Bilo, Luca e Rupert, veniamo dalla ridente Trento, qualcuno dalla città, qualcuno dalla provincia. Avevamo tutti e 4 troppa voglia di suonare e dire qualcosa che per noi avesse importanza. Come per tutte le cose il caso (qualcuno lo chiama fato) ci ha dato una grande mano.

Trentatrè trentini entrarono a Trento...come si vive a Trento? Ai nostri occhi appare un isola felice, provincia autonoma, regione autonoma...smentite tutto?
Bilo: in realtà a Trento si vivrebbe anche bene, la città non è brutta. Il problema è che, si è un'isola felice, ma solo per chi ha il paraculo o per chi non ha necessità di qualche valvola di sfogo, per non parlare dell'influenza della curia sulla città... Tutti noi ce ne stiamo in giro nei soliti 3-4 bar, altro non offre, se c'è qualche iniziativa viene stroncata sicuramente in qualche maniera, anche se devo dire che ultimamente cose fighe anche a livello musicale si vedono.
Andrea: si, a Trento non si sta malaccio! Odio le grandi città e mi sentivo stretto nel mio piccolo paesino di montagna, quindi qui ho trovato il giusto compromesso! Credo che i lati negativi del nostro status quo derivino da un pessimo tentativo di miscuglio della cultura italiana con quella austriaca... dopotutto nessuna delle due ci appartiene realmente.

Sempre riguardo a Trento/Trentino ma musicalmente parlando ci sono oltre a voi altri gruppi e/o altre realtà?
Rupert: credo che ultimamente Trento si stia risvegliando (per quanto riguarda il punkhc), ci sono molti ragazzi che hanno voglia di fare e che organizzano eventi autogestiti (come l'hc contamination, i rumori dal lago...e molto altro). Negli ultimi anni sono nati molti gruppi interessanti e ne stanno nascendo molti altri, è molto bello vedere che col tempo ci stiamo avvicinando e stiamo rialzando le mura di una TNHC che, per quanto mi riguarda (data forse anche la mia giovane età), è stata negli anni passati un po' "amorfa".
Andrea: anche togliendoci i paraocchi punk/hc, in Trentino c'è una scena musicale incredibilmente florida e variegata, con la quasi assenza di tribute band o amenità simili!
Non c'è da lamentarsi come movimento, bisogna sempre faticare tantissimo per trovare i posti ma oramai ci siamo abituati... dopotutto l'occupazione dell'Assillo, unico spiraglio di speranza per un genere come il nostro è stata duramente repressa dopo pochi mesi con distribuzione di fogli di via a gogo conditi da denunce varie... d'altronde “questa è Trento, mica...” (cit.) che potevamo aspettarci?

Quali sono i vostri gruppi/artisiti preferiti dall' hc a qualisasi altro genere?
Bilo: troppi!
Rupert: a me piace molto il punk hc prima ondata (indigesti, negazione, kina, minor threath, circle jerks..) ma anche e non meno gruppi un po piu recenti (frammenti, bellicosi, arturo, ingegno, sottopressione, letormenta...).mi piace comunque anche molto qualcosa di un po piu veloce (learn, ed, die!..). soprattutto comunque sono amante dell'hc nostrano perchè è bello leggere i testi (e comprenderli a pieno carico) e soprattutto sapere che più facilmente un giorno potrai conoscere le persone che suonano "vicino" a te o, meglio, condividere un palco con loro, e poi credo che il nostro paese abbia sfornato moltissimi gruppi validi negli anni (ora per esempio mi son preso per gli Afasia, "voltare pagina" è un capolavoro, peccato che non ci siano più).
Andrea: oltre all'appoggiare rupert su tutta la linea, cerco di ascoltare un po' di tutto, non solo punk hardcore... comunque in particolare sono un patito dell'hc più emozionale nato dalla revolution summer (rites of spring, embrace, quicksand, hot water music, jawbreaker, at the drive in, adorno, ecc...), ma poi tutto cazzo, roba veloce, roba lenta, basta che comunichi qualcosa! Faccio prima a dire cosa proprio reputo inascoltabile: ho provato e riprovato ma non riesco ad apprezzare varie disco trash, disco dance, musica da rave e varia elettronica "ignorante" (come dico sempre, per me la musica è una cosa seria!)

Che importanza ha per voi il diy? Al giorno d'oggi è secondo voi sempre una scelta oppure l'unico modo per far circolare certe idee?
Rupert: credo che il diy sia una cosa molto importante per esprimere le proprie idee e far circolare i propri messaggi in modo autonomo, sicuramente una cosa essenziale se si vuole dire veramente qualcosa in questo determinato contesto storico, dove moltissime realtà stanno cercando di impossessarsi di ogni cosa, purtroppo anche dell'hc.
Andrea: per come la vedo io, più che una necessità, è l'unico modo per avere piena soddisfazione del proprio prodotto, anche se richiede degli sforzi e una pazienza incredibili! se un giorno dovessimo affidarci a una qualche etichetta per la produzione dei dischi o a un qualcuno per l'organizzazione dei concerti sarà perché magari saremo troppo vecchi e stanchi per farci tutto da soli. In ogni caso vedo il do it yourself non solo una cosa legata al campo musicale, ma un tipo di mentalità che fa parte della mia vita quotidiana: l'arte dell'arrangiarsi, che va dalle piccole cazzate come tagliarsi i capelli da solo, aggiustarsi vestiti, elettrodomestici o qualsiasi cosa tenda a rompersi, imparare ad utilizzare vari attrezzi ma anche l'imparare a suonare stesso! Fino alle cose più grandi come l'autoorganizzazione con poche persone di un festival come possono essere stati i Rumori dal Lago, festival con il quale abbiamo sempre provato a infondere questo modo di fare le cose. In breve: “fai ciò che vorresti trovare!”.

Qualcuno di voi segue/tifa una squadra di calcio o di qualche altro sport? Cosa ne pensate della tessera (leggasi carta di credito) del tifoso?
Bilo: io personalmente tifo Milan e andavo parecchio allo stadio in curva sud, da qualche anno ho lasciato stare e mi limito a guardare le partite in tv. Riguardo la tessera del tifoso... che dire se non l'ennesima cosa per cui vale la pena starsene a casa invece di recarsi allo stadio?
Rupert: non sono un tifoso e non so di cosa tu stia parlando.
Andrea: non seguo il calcio, ma a volte un calcio mi segue!

Vegan, vegetariani, straight edge, cannibali...c'è qualcuno di voi che ha fatto qualcuna di queste scelte di vita? Se non è troppo indiscreto, quali sono stati i motivi che vi hanno spinto a prendere queste scelte?
Rupert: io non sono niente di tutto ciò, ma condivido chi lo fa, queste sono scelte di vita molto importanti che uno si deve sentire dentro e non farlo perchè è figo (compreso il cannibalismo), comunque credo che l'importante sia saper pensare e riflettere sui vari metodi di consumo odierni, senza abusarne eccessivamente.
Andrea: riguardo all'alimentazione io non posso dichiararmi vegetariano... mangio pochissima carne e cerco di evitarla per quanto possibile, sia per un discorso di salute che per un discorso di ecosostenibilità (come ben saprete, in quanto lettori di po-go zine, per dare da mangiare al bestiame servono parecchie risorse). Ma se capita e se non è di dubbia provenienza non vedo perché no una volta ogni tanto. Sono più legato a cause ecologiste che non animaliste. Sul discorso sostanze psicotrope, le droghe mi hanno sempre fatto troppa paura, anche quando ero adolescente e stupido... quindi non sono mai riuscito neanche a provarle... l'unica è l'alcol, essendo una cosa talmente radicata nella cultura dei paesini montani da dove provengo che credo di aver cominciato a bere ancora prima di rendermi conto di essere al mondo! Per concludere, sono fermamente convinto che tutte queste etichette (vegetariano, stright edge, vegan, salcazzo, ecc...) siano solo modi per crearsi un giro di persone con interessi comuni e quindi nascondere la paura di confrontarsi con gente che la pensa in modo diverso. A me non frega che la gente assuma determinati comportamenti, a me importa che la gente sappia cosa sta facendo e perché lo fa! Non siate qualcosa, siate qualcuno!

Da piccoli guardavate i Puffi? Voi eravate contenti che la facevano sempre franca o speravate che un giorno Gargamella riuscisse ad acciuffarli e mangiarseli tutti?
Bilo: Ahaha, ogni tanto li guardavo... tifavo Gargamella e speravo qualche puffo in particolare se lo mangiasse!
Andrea: da buon bambino cresciuto a suon di ginocchia sbucciate e televisione li ho guardati, li sorbivo passivamente, non mi hanno mai preso più di tanto! Mi piace leggere quelle teorie secondo cui sarebbe un mezzo di propaganda comunista! E mi fa ancora più piacere sentire il pezzo Pu Pu dei nostri amici Inedya, che trattano dell'argomento dal punto di vista della probabilmente poco casta Puffetta!
Rupert: Gargamella mi ha sempre fatto un po di pietà, è un po' come willy (il coyote), personaggi costretti all'eterna fame fino alla fine dei giorni.

Che programmi avete per il futuro? Album nuovo, tour, conquistare il mondo...
Rupert: se riusciamo butteremo fuori questo dannato split che da mesi ci "tormenta" con i congegno, un gruppo trentino che spacca i culi e con i quali siamo strettamente legati non solo musicalmente ma, e soprattutto, amichevolmente, poi abbiamo organizzato un tour spagnolo con l'aiuto del nostro caro amico Marcio che vive li e ne stiamo organizzando uno al sud italia (anche se probabilmente quando uscirà il numero li avremo gia fatti). per l'album nuovo passerà ancora del tempo ma siamo in continua creazione in sala prove. a si e sta sera credo che conquisteremo il mondo e imporremmo a tutti le nostre volontà.
Bilo: suonare, suonare, viaggiare e fare casino... si, sicuramente un album nuovo... noi fermi?!?!
Andrea: il tour nel sud italia che millantava rupert è stato annullato (o meglio...spostato in primavera!) perché non abbiamo trovato abbastanza date...poi ovviamente suonare il più possibile cercando di raggiungere posti dove non siamo mai stati. C'è un abbozzo di album nuovo, niente di definito e chiaro, ma qualche pezzo è già pronto e non escludiamo di cominciare già a provarli dal vivo nei prossimi mesi!

Parliamo un pò di fanzine..fino a poco tempo fa PO-go era una 'zine cartacea, poi per vari motivi ho deciso a malincuore di trasferirmi sul web..quindi il dilemma è sempre lo stesso: una cosa accessibile a tutti anche da chi sta in capo al mondo o una cosa più elitaria ma decisamente più "figa"?
Andrea: è il solito dilemma come dire: preferisco ascoltarmi la musica su mp3 che è facile e veloce oppure preferisco mettermi su un bel disco/musicassetta/cd magari sfogliando l'inserto/booklet di turno? Ogni cosa ha i suoi momenti, se ho bisogno di notizie/recensioni/interviste in velocità e immediatezza internet è imbattibile, trovo subito, sfoglio, leggo quello che mi serve e via. Ovviamente il piacere del cartaceo è una cosa da degustarsi in momenti topici (ad es. cagata, ma anche prima di andare a letto come faccio spesso io!). Quindi, ok che ci siano le webzine, sono comode, ma io che faccio un genere elitario per gente ancora più elitaria preferisco la carta (come la nostra localissima Menti Inquinate alla quale partecipo più o meno attivamente con qualche recensione). Comunque Pulcio tu fai bene a passare al web se non ti è più possibile proseguire con il cartaceo! Li hai già dato parecchio!
Rupert: io sono per la fanzine cartacea, che è sicuramente meno comoda per quanto riguarda la comunicazione, ma ha certamente più valore una volta che me la trovo in mano. credo che in internet le cose siano talmente tante (e molte interessanti senza dubbio), che anche le cose che hanno davvero valore vengano mischiate in qualche modo al "tutto" scritto tanto per fare, e perciò la credibilità può cambiare.il cartaceo è diventato ormai un pregio, e quindi, per quanto mi riguarda, io leggerei più volentieri una zine cartacea, ma sono scelte.

Vi piace Gesù cristo? Stanotte mi è apparso in sogno l'arcangelo gabriele e mi ha rivelato che presto qualcuno di voi diventera Papa (tranquilli, non c'è l'accento sull'ultima a).
Bilo: minchia! Dio cane!!
Rupert: gesù è il mio eroe preferito (dopo Robin ovviamente).
Andrea: visto il nostro periodo maledetto sarebbe stato comunque difficile che qualcuno di noi potesse diventare padre! Ahah. Comunque Gesù mi piace, era un maledetto hippie che faceva un sacco di cose fighe! Secondo me il suo messaggio è stato travisato parecchio: lui voleva conquistarci, non redimerci! Have a beer on me, Jesus!

Non so più che domande fare...fatevene una da soli e datevi anche una risposta...
Rupert: credo di aver intuito che sei in panne dalla domanda precedente. Non mi vengono domande per me al momento.
Andrea: è meglio un uovo oggi o una gallina domani? Tutto subito, il domani potrebbe non arrivare!
Bilo: che cosa secondo te ci vuole nella vita, nel mondo musicale, ecc... per non angosciarsi più di tanto, divertirsi e passarsela bene? Passione per quello che si fa e rispetto delle persone che si hanno al proprio fianco.

Ecco, adesso penso di aver finito..se volete aggiungete pure qualcosa, saluti, offese, proposte di matrimonio..quello che volete!!
Andrea: grazie Pulcio per lo spazio! Questa è la nostra prima intervista che finirà su una webzine (credo sia la terza in tutto) ed è stato emozionante! Quand'è che si suona assieme? Boh...chiamateci a suonare che a noi piace tanto! Ah, e recuperate un cavolo di giradischi, lettore cd o mangiacassette e fate incetta di cd, cassette e vinili! Torniamo al piacere dell'ascolto non mordi-e-fuggi!
Bilo: supportate la scena!! supportate i gruppi con ogni mezzo possibile!!

lunedì 9 agosto 2010

FLUFF FEST 2010. l'odissea, i concerti, il fango

Racconto di Giòdickhead

Credo sia la prima volta che inizio una recensione su carta, per quanto riguarda un live.
Andando con ordine. Caricata la roba, giovedì alle 16.30 si parte. Guida il Pulcio, Edoardo rantola e Christian dorme, e fin qui ci siamo.
S'era stabilito di trovarsi in stazione a Verona e di lì proseguire insieme, ma per questioni di comodità e logicità decidiamo di incontrarci a Verona nord, non senza innumerevoli lamentele da parte del socio roNano.
E' il delirio.
Giunti all'allegro parcheggio di Verona (SIEGHEIL \o\o\o) nord, quello della boccia d'acqua raccattata dalla munnezza da Edoardo, scopriamo che il gruppo misto terroni romani/terroni milanesi è arrivato, non si sa come, in quel di Verona (SIEGHEIL /o/o/o) sud. Ergo, si riparte e si converge su primo autogrill.
Arrivato il quintetto magico ci apprestiamo a invadere Trento quando la voce di Luchetto ci riporta alla realtà. Abbiamo a fermarci perchè lui deve magnà e riposà. Dopo troppo decidiamo che l'ora è propizia, abbandoniamo i romilanesi e dirigiamo verso Trento centro, alla ricerca di Smelly, noto musicante trentino. Caricato il suddetto individuo su un lungoadige pieno di ricordi (peraltro alcuni piuttosto brutti) dirigiamo sul primo autogrill disponibile per attendere nuovamente i romilanesi.
Ripresa la seconda metà di sud del mondo del viaggio ripartiamo alla velocità della luce (Sic) ed è subito ponte Europa, Germania, cristi, madonne, soste. Giunti quasi a Monaco abbiamo il primo cambio di guidatori, batto il cinque a Pulcio, Iacopo lo batte a Luca, e si procede spediti (Sic). Il mio dolce piedino decide di andare per i casi propri, e dopo cristi e madonne ed aver ridato le indicazioni alla matiz blu ricordo solo cinque cose: 185 Km/h, la ex frontiera Czech, il baracchino delle vignette con la fia, Smelly e gli adesivi come se piovesse, e un vecchino che cerca di darci istruzioni in ostrogoto, conseguendo risultati a dir poco scarsi. Poi è Rokycany, e fare benzina, cambiare i danari, fare la trucida spesa al lidl, e siamo al Fluff, porcoddio.
E mò è il caso che vado a letto che è tardi.
Dicevo, arrivati al Fluff, si monta la tenda, e poi per me è buio. Ricordo solo che s'è reincontrata la Valeria e si son conosciuti i suoi accompagnatori (gli spezzini), e che uno dei due ha fatto stagediving in mutande. Ciò grazie al fatto che, delizia mia, durante uno stagedive mentre suonavano i Punch mi han fatto cascare di testa e ho avuto un blackout di due giorni, ridottosi poi durante il riposino post testata in tenda a quattro o cinque ore, che tuttora sono piuttosto fumose. Fu così che mi perdetti i pVrification, unico gruppo italiano al Fluff. Il resto della giornata passa in maniera relativamente piatta, i gruppi "clou" sono piuttosto inutili ed in più piovicchia, e si va a "letto" presto, visto l'after piuttosto pesantino.
Valutazione della giornata: bei ricordi, belle dimenticanze, note d'onore a Ramming Speed e Punch.
Ed è sabato mattina, zan zan. Alle otto siamo in piedi felici e contenti e nel mio caso decisamente dolorante, co i romani che hanno dormito (tranne indapit) ovunque tranne che nella loro tenda causa allagamento della stessa. Ora mi sfugge cosa abbiamo fatto, però ricordo che siamo andati in autogrill per lavarci e questo era chiuso, poi siam tornati giù, ci siam lavati con l'acqua ghiaccia delle botti e tornati in tenda ci siam ritrovati con gli altri trucidi individui lucidi, lindi e puliti, che avevano trovato l'autogrill aperto. Malnati.
Dei gruppi del day two mi ricordo ben poco, a parte i Vitamin X. I Vitamin X.
Mi ricordo però di un tizio favoloso con la faccia da olandese, completamente ubriaco e con in testa una paglietta minuscola, grazie al quale ho passato almeno una ventina di minuti di gioia e risate veramente eccessive (ho riso alle lacrime). E' stato bello vedere la sua gioia davanti alla birra, e come lo trattavano tutti come un bambolotto. Per fortuna se lo sono portato via, perchè era seduto sul palco poco prima che ci salissero i...
Vitamin X.
Ok, non me li sono mai inculati. Ma ho la scusante, non li avevo mai visti live. Prossimamente acquisto tutto. TUTTO. Non calcolando il delirio coi Cruel Hand, miglior concerto musicalmente/deliriamente di tutto il Fluff. Salti, casino, wall of death da troppi metri, canotti, materassini gonfiabili, tante tante troppe botte. Prese e anche date, visto quanto si scivolava causa fango.Li ho amati alla follia. Ne vogliamo dippiùùùù. Ma basta parlare dei trucidi individui.
Tiriamo fine serata andando a lavarci (io e il Pulcio) invece che guardare gli Amen Ra (amen), si chiacchiera, si cazzeggia, si dorme, ed è subito domenica.
Valutazione della giornata: troppa pioggia, nota d'onore ai Vitamin X e agli Amen Ra (per fare schifo ed averci permesso di andare a darci na lavata).
Altra levataccia, altro cazzeggio, altro cibo, altre madonne, altri gruppi. Tanti altri gruppi.
Pere con gli Omega Massif, apprezzati praticamente solo da "colui che rifiuta il sesso con tre tipe" Christian. Poi un gruppo dopo l'altro s'arriva al delirio dei No Turning Back, e a quello coi Cruel Hand, e qua siamo ormai oltre la logica della conta dei tuffi dal palco e delle botte prese/date, il tutto è un vorticare di corpi e di gente e "Can't Touch This" (chi vuol capire capisca... Mamma mia), so solo che mi ritrovo a trascinare gente sul palco e poi trascinato dalla folla, SOPRA la folla, sopra il palco, verso la batteria al ritmo di qualche cover dei Metallica, e poi tutto finisce, e resto lì, un minuto, un'ora, non so quanto, a guardare "Can't touch this" e poi il tramonto, e il buio, e la gente che ride e scherza, ma non sento più nulla. Perchè so che è finita, e che per un bel pò, non tornerà.
E poi è il cazzeggio, e la gente ubriaca, e il circle two step promosso dagli ubriachi esteri, e la peggio roba insomma, e poi lo streaking per il Fluff prima di andare a dormire (omiodio).
Valutazione della giornata: thuper, con intermezzi tristi ma nel complesso decisamente grandiosa. Tanta roba. Note d'onore per i NTB e per i Cruel Hand, che hanno dato prova di poter andare ben oltre i propri limiti.
Alla fin fine non è stato male. Via. C'era troppa fia però.
Il viaggio di ritorno è stato un vago calvario, tra folli code in autostrada, troppissimi italiani in Germania e gli sfottò a Edoardo, ma siam tornati, salvi pur che non sani, ma siam tornati.

venerdì 30 luglio 2010

Un concerto di fine estate (2009) BANE + DOWN TO NOTHING + TO KILL + DIHNE IN HELL

Potrebbe sembrare un live report...lo voglio chiamare invece un racconto, uscito dalla tastiera di una mia grande Amica. Grazie Silvia.

VICENZA, FINE ESTATE 2009
Siamo arrivati a Vicenza alle sette e mezza, penso. Ormai le strade di quella città le conosciamo a memoria. Dopo aver montato la tenda nello stesso campeggio di un mese fa ci siamo diretti al sabotage. In teoria bisognava stare là per le sette, chi arrivava più tardi 'se attaccava' come si dice qua; in pratica c'erano quattro gatti. Ci siamo incontrati con i 3 polentoni, noi praticamente facevamo la maggioranza delle persone.
Pensavo che sarebbe stato un concerto di merda, devo ammetterlo, ma poi è cominciata ad arrivare altra gente, tanta, tante persone già viste, le stesse persone, ma non ho pensato 'che palle', anzi ero contenta di ciò.
Il primo gruppo (dine in hell) l'abbiamo ascoltato da fuori perché non ci piaceva la voce. Lo stesso gruppo l'ho riascoltato il giorno dopo e mi sono piaciuti.
Il secondo gruppo l'abbiamo ascoltato, da dentro, erano gli step on memories, che ci sono garbati.
E’ bello vedere che le stesse persone che poco prima erano sul palco a suonare, mezz’ora dopo si ritrovano a gridare sotto al palco. Così è arrivato il turno dei to kill. Ho cantato la solita lights out che canto sempre, stavolta però tutta, ho preso na microfonata sul labbro, ma l'ho cantata. Poi è cominciato il casino che mi ha portato all'angoletto del palco, dove ho passato il resto delle canzoni dei to kill.
Ho sentito il bisogno di fare foto ai down to nothing (ed era ora!). Il gruppo non lo conoscevo molto, però mi sono piaciuti abbastanza, uno di quei gruppi che se lo senti non puoi non aver voglia di buttarti sotto al palco. Poche persone hanno cantato sotto al palco (ovviamente a confronto dei bane), ma molte hanno fatto circle pit o mosh o stage diving o roba simile.
Dopo i down to nothing siamo usciti fuori (dalla finestra) a prendere un pò d'aria. Ero emozionata per il gruppo che stavo per vedere, felice di essere là con i miei amici-compagni di viaggio e di concerti, felice che la mia estate si stava per concludere così bene, anche se ancora non sapevo che sarei stata doppiamente felice dopo aver visto i bane.
Infatti, dopo essere rientrati dalla finestra, io mi sono posizionata all'altro angolo del palco. Un'anima pia mi ha lasciato il posto, così mi sono messa sull'angolo sopra il palco. La visuale mi piaceva, vedevo troppe persone, tanti sorrisi, e il gruppo era già pronto per suonare. La macchinetta era già pronta.
Poco prima mi ponevo la solita domanda 'casino sotto al palco o foto sul palco?' ovviamente una escludeva l'altra. Visto il casino sono stata contenta di aver optato per la scelta più sana: foto.
Mi pare che la prima canzone sia stata ante up. Perché l'ho cantata. Perché mi so piaciuti dal primo istante, e ho subito pensato che sarebbe stato uno dei concerti più belli. Se avessero iniziato con un'altra canzone non sarebbe stata la stessa cosa. C'erano tante pause tra una canzone e l'altra, il cantante dei bane ringraziava spiegava e dedicava le canzoni; in quei momenti ho odiato i soliti 'suonaaa' che si levavano dal fondo della sala 'zitti porcodio!' volevo dire.
Il concerto è stato bellissimo comunque. Il posto era piccolo (ma non troppo), quindi tutti sudati, quindi tutti ammucchiati, quindi tanti stage diving che mi passavano a 10 cm dal viso o 5 dalla macchinetta (certe strippe!). La loro presenza scenica equivaleva a metà di quella del pubblico, e quindi era tantissima!
Dal punto in cui mi trovavo ho cantato qualcosa, ho visto i bane dal vivo per la mia prima volta, ho scattato tante foto che ho visto e rivisto, ma soprattutto la cosa più bella è stata vedere che le mie stesse emozioni, quelle delle persone presenti che conoscevo e quelle delle persone che non conoscevo, erano le stesse, e forse è per questo che ogni volta che scatto foto e catturo dei momenti precisi mi viene da sorridere e voglio un pò bene a tutti.
Comunque i bane finiscono di suonare, scendo dal palco e con gli altri andiamo ai banchetti. Mi sono comprata la maglia, oltre alla felpa, perché non avevo altre maglie ed ero sudata da far schifo. Uscendo dal locale faccio i complimenti al cantante dei bane, che mi da il cinque.
Dopo tipo 20 minuti dalla fine del concerto ci ritroviamo davanti alla macchina a sentire i together e a fare i cori come dei veri cretini che non si rassegnano alla fine di un concerto fighissimo e vogliono il bis di gruppi fighi, un bis che c'è stato nelle nostre teste appunto.
Silvia

NdP: forse può contenere errori di sintassi, ma non l'ho voluto correggere, piochè non sono nè un redattore, né tantomeno un professore d'italiano, se vi sta bene ok, se non vi sta bene potete tranquillamente pupparmi la fava.